Un vecchio proverbio sosteneva che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Ancora una volta un dato negativo sull'economia italiana: il Pil si conferma in calo. E' il dato peggiore che ci si poteva aspettare ed è il più basso dal 2000. Siamo in recessione tecnica.
Il governo deve prendere atto che la prima emergenza e' quella economica, si rischia veramente di cadere nel baratro.
Purtroppo non sono i palliativi che possono risolvere il problema, né possono essere ancora accettate le politiche di Austerity, né le imposizioni europee. E' ora di prendere provvedimenti che ci facciano uscire velocemente da questo stato che sta depauperando molta ricchezza del paese e sta ridimensionando il nostro settore produttivo.
Bisogna immediatamente prendere provvedimenti. E' da tempo che, come Uil, facciamo proposte in tal senso e ci siamo stancati di ripeterle.
E' ora di pensare a una programmazione reale per definire interventi atti a cambiare le cose per favorire anche quello poco di aumento di questo mese della produzione industriale.
Noi siamo pronti a confrontarci. E' ora di agire. Il Paese non può più aspettare.
