Servizi alla persona
Fiordaliso: Voucher universale, buona soluzione di conciliazione, di lotta all’evasione fiscale e di rilancio occupazionale
Si punti ad una riforma complessiva del welfare
“E’ una misura che avrebbe il merito di muoversi contemporaneamente su tre terreni: fiscale, sociale ed occupazionale”. E’ il commento del Segretario Confederale UIL Carlo Fiordaliso in merito al dibattito parlamentare sull’istituzione di un Voucher universale per i servizi alla persona.
“Non possiamo dirci contrari - continua Fiordaliso - ad uno strumento che nelle intenzioni può tendere a contrastare l’evasione fiscale, a favorire l’emersione di un settore imperniato prevalentemente sul lavoro non regolare, a sollecitare il rilancio dell’occupazione, ad incoraggiare una più decisa conciliazione lavoro-famiglia ed una più attenta valorizzazione della capacità produttiva femminile ed a realizzare l’applicazione di un welfare aziendale e sussidiario utile e compiuto.
Il progressivo ed inarrestabile invecchiamento della popolazione è un altro fattore che ci induce a ritenere l’assistenza domiciliare ed il sostegno alla genitorialità, fuori da una logica di self welfare, una rinnovata opportunità professionale per i nostri giovani, a maggior ragione alla luce di una crisi persistente che ha costretto molteplici comparti produttivi a restringere il perimetro occupazionale.
Si dovrà, tuttavia, calibrare adeguatamente l’intervento, rendendolo strutturale e non sperimentale, contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi anni ed in sintonia con le indicazioni della Commissione europea. Inoltre, si dovrà prestare attenzione all’eventuale collisione o penalizzazione con la platea di beneficiari dell’indennità di accompagnamento ed infine occorrerà puntare sulla formazione come elemento qualificante dei profili professionali coinvolti.
In definitiva - conclude il Segretario Confederale - l’istituzione di un Voucher universale per i servizi alla persona può rappresentare una prima risposta utile; ma ciò che serve realmente al Paese è un’ampia riforma del Welfare e dei livelli di protezione sociale, tenendo ben saldo a mente che investire nel Sociale è sempre un beneficio e non un costo, tanto più in un Paese che negli ultimi lustri si è attestato come fanalino di coda continentale in un ambito di prioritaria rilevanza per i cittadini.”