POVERTA'  - Silvana ROSETO
Fiordaliso: Povertà assoluta è emergenza sociale. Situazione gravissima
Secondo i dati Istat un cittadino su dieci è indigente
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14/07/2014  Salute.  

 

 

“Allarme sociale che richiede una risposta forte, decisa e senza calcoli ragionieristici” è il commento del Segretario Confederale UIL Carlo Fiordaliso in relazione al report dell’Istat sul bilancio della crisi e sulla Povertà nel nostro Paese.”


“Un cittadino su dieci  - prosegue Fiordaliso - versa in uno stato di povertà assoluta, ossia non riesce a sostenere la spesa minima necessaria per acquistare quei beni e servizi considerati essenziali per conseguire uno standard di vita minimamente accettabile; ed un cittadino su sette si trova in condizioni di povertà relativa e complessivamente un cittadino ogni quattro vive nel perimetro della povertà e della difficoltà economica e sociale. Numeri sconcertanti che confermano il trend di impoverimento progressivo principalmente tra la popolazione più anziana, tra i minori e nelle aree del Sud.


La UIL lo ha dichiarato e denunciato in ogni dove e da diverso tempo, provando a spronare  con insistenza una politica sorda, essendo, peraltro, il nostro l’unico Paese insieme alla Grecia a non prevedere interventi organici di contrasto alle sacche di povertà.

 

Crediamo che occorra, in una generale ed urgente riforma del welfare, un Piano nazionale contro la povertà, così come elaborato all’interno del tavolo de l’Alleanza contro la povertà in Italia, di cui facciamo parte insieme ad altre realtà sociali ed associative. E’ necessario mettere in campo una misura strutturale di sostegno al reddito per l’inclusione sociale, di carattere pro-attivo che si configuri come un livello essenziale delle prestazioni e coniughi l’erogazione dei servizi alla persona e la formazione per il ricollocamento lavorativo.

 

I partiti sono avvitati e ripiegati intorno a fumose, frivole e boriose discussioni legate alla legge elettorale, mentre il Paese reale continua, nell’invisibilità istituzionale, ad impoverirsi. L’ennesimo sfrontato schiaffo - conclude il Segretario Confederale - di una classe dirigente autoreferenziale totalmente disinteressata al destino di milioni di cittadini e lavoratori.

Non consentiremo ancora questa deriva che ignora chi più ha bisogno.”