MANOVRA DI BILANCIO 2017  - Guglielmo Loy
Audizione Commissioni Bilancio Camera dei Deputati
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08/11/2016  Economia.  

 

 

MANOVRA DI BILANCIO 2017
 
AUDIZIONE PRESSO LE COMMISSIONI BILANCIO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI E DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
 
TESTO DEFINITIVO DEL DOCUMENTO DI OSSERVAZIONI
 
DELLA SEGRETERIA CONFEDERALE UIL
 
 
 
 
L’aspetto fondamentale da sottolineare di questa manovra è che su oltre 27 miliardi di euro, poco meno della metà (oltre 12 miliardi di euro), sono finanziati in deficit.
 
 
Questo aspetto conferisce alla manovra un carattere espansivo, certamente positivo in questa fase di stagnazione dell’economia globale e della nostra economia, anche se, a nostro avviso, si poteva fare di più.
 
 
Certo c’è da valutare la posizione definitiva della Commissione Europa, ma nel frattempo si può apprezzare lo sforzo del Governo di sfidare l’Europa sulla strada della flessibilità, unica strada percorribile dalla politica in quanto il rigore dei conti pubblici a tutti i costi è sbagliato, mentre, soprattutto in questo momento, vi è bisogno di mettere al centro delle priorità delle politiche europee e nazionali, la crescita ed il rilancio degli investimenti.
 
 
Va nella direzione auspicata il tentativo di impostare la manovra su 3 pilastri: lavoro, imprese e famiglie, con l’obiettivo di rilanciare gli investimenti pubblici e privati e la lotta alla bassa inflazione.
 
 
Sul versante del mondo del lavoro è da apprezzare il metodo del dialogo tra Governo e parti sociali in quanto questo ha consentito di conseguire dei risultati importanti in tema di pensionandi e pensionati, oltre al tema degli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi complessa.
 
 
Per la prima volta, dopo tanti anni, sul capitolo socio previdenziale si assiste ad una restituzione, seppur parziale, di quanto tagliato negli anni precedenti.
 
 
Certo vi sono, ed è auspicabile fare, dei miglioramenti sui singoli capitoli, come vedremo più avanti, ma sicuramente sono stati fatti dei passi avanti sulle proposte avanzate da tempo dalle parti sociali.
 
 
Da apprezzare sicuramente l’altro pilastro del mondo del lavoro e cioè il rafforzamento dei premi di produttività aziendali.
 
 
Da approfondire con attenzione, gli incentivi per favorire l’occupazione giovanile (incentivi per assunzione di giovani al termine del percorso di alternanza scuola-lavoro, super-bonus assunzioni di giovani iscritti a garanzia giovani con utilizzo dei fondi Comunitari).
 
 
Mentre non ci sono provvedimenti tesi a dare continuità alle recenti “deroghe” in materia di ammortizzatori sociali, che hanno sanato l’emergenza 2016.
 
 
Da questo punto di vista, chiediamo al Parlamento di sanare questa mancanza e dare certezze anche per il 2017.
 
 
Sul pubblico impiego abbiamo apprezzato il fatto che il Governo abbia aumentato le risorse per rinnovare i contratti di lavoro nel pubblico impiego.
 
 
Ma dopo sette anni di sostanziale blocco, con contestuale riduzione del potere di acquisto degli stipendi, occorre assicurare ulteriori stanziamenti che siano adeguati per rinnovi contrattuali in linea con quelli privati.
 
 
Inoltre c’è da sbloccare la contrattazione nazionale e di secondo livello anche con interventi atti a superare l’attuale legislazione, utilizzando la Legge Delega (Testo Unico), anticipando gli interventi rispetto alla scadenza prevista per il Febbraio 2017 con apposito decreto...
 
 
 
 
 
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