CASSA INTEGRAZIONE – STUDIO UIL  - Guglielmo Loy
7° Rapporto UIL
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24/08/2016  Occupazione.  

 

 

Con 45,4 milioni di ore autorizzate di cassa integrazione nel mese di luglio, i primi 7 mesi dell’anno in corso raggiungono complessivamente 390,4 milioni di ore richieste (-7,6% rispetto allo stesso periodo del 2015, quando ne furono richieste 422,5 milioni). Si tratta del numero più basso dal 2009, anno in cui si registrarono 461 milioni di ore di cassa integrazione.

 

I dati risentono certamente della riforma dell’istituto iniziata con la Legge 92/12 che ha previsto la completa scomparsa della cassa in deroga dal prossimo gennaio 2017, con forte contrazione dei tempi di richiesta e delle risorse disponibili, sia di quella più recente contenuta nel Jobs Act. Difficile, viceversa, sostenere che la riduzione di richieste di cassa integrazione, sia attribuibile ad una ripresa del tessuto produttivo ed industriale.
 
 
Nei primi 7 mesi del 2016 sono stati mediamente salvaguardati con la cassa integrazione, 328 mila posti di lavoro. Tale periodo, confrontato con il medesimo del 2015, mostra una riduzione delle ore di cassa integrazione ordinaria (-31,5%) e della deroga (-27,2%), a fronte di un aumento del 9,7% della straordinaria.
 
 
Nel mese di luglio si assiste ad un calo del 19,3% delle ore autorizzate rispetto a giugno, che investe sia la gestione ordinaria (-27,8%) che la straordinaria (-22,2%), a fronte di un forte aumento della deroga (+40,8%). Siamo in un mese in cui, così come ad agosto, la flessione è fisiologica del periodo.
 
 
Contrazione di ore anche: nelle tre macro aree (-45,2% nel Mezzogiorno; -9,5% nel Nord e -3,3% nel Centro); in 13 Regioni con la maggiore flessione in Liguria (-75,9%), a fronte della Sardegna che registra l’aumento più alto (+120,6%), a cui segue la Provincia Autonoma di Bolzano (+83%), l’Umbria (+66,8%), il Friuli V.G (+26,5%), la Calabria (+24,2%), la Lombardia (+14,3%), le Marche (+4,4%) e la Toscana (+2,3%); in 59 province con Taranto che presenta la maggiore flessione di ore (-96,7%) a fronte di Gorizia che, all’opposto, presenta il maggior incremento (+1.454,5%).
 
 
Tra giugno e luglio si assiste ad una vistosa contrazione della cassa integrazione nel commercio (-41,9%, passando dai 7,7 milioni di ore del mese di giugno ai 4,5 milioni di luglio) a cui segue l’edilizia (-21,7%) e industria (-18,2%), mentre aumentano le richieste nell’artigianato (+51,7%).
 
 
Da tenere in forte considerazione il possibile effetto "restrittivo" dei nuovi criteri di autorizzazione sia per la cassa ordinaria che per quella straordinaria.
 
 
Infatti, con il Jobs Act, non solo si limita la durata temporale della cassa integrazione (massimo 2 anni per cigo e cigs) ma, soprattutto, si restringono i parametri che consentono l'autorizzazione e, ancora più preoccupante, aumenta il costo per le imprese in maniera significativa con il rischio che, in molti così, le aziende optino per la scorciatoia della riduzione del personale.
 
 
 
Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL
 
 
 
Agosto 2016
 
(rapporto curato da Antonella P.)
 
 
 
 
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