ECONOMIA  - PierPaolo BOMBARDIERI
Bombardieri: «Abbiamo guardato alla manovra economica con la lente di ingrandimento del lavoro»
Il Segretario generale aggiunto della UIL in audizione al Senato
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11/11/2019  Sindacato.  

 

 

Sono iniziate al Senato le audizioni delle parti sociali sulla manovra economica in discussione in Parlamento. Oggi pomeriggio sono state ascoltati i Sindacati confederali. Per la Uil è intervenuto il Segretario generale aggiunto, Pierpaolo Bombardieri, che ha ribadito le posizioni già espresse dall’Organizzazione, in occasione degli incontri con il Governo a Palazzo Chigi. 

 

“Abbiamo guardato a questo provvedimento - ha detto Bombardieri - con la lente di ingrandimento del lavoro e nell’ottica delle ripercussioni che potrà avere per i lavoratori, i pensionati e i giovani in cerca di lavoro. Confermiamo, pertanto, il nostro giudizio e sottolineiamo la necessità di riservare la riduzione del cuneo fiscale ai soli lavoratori e di non estenderla, come qualcuno ha chiesto, anche ai datori di lavoro. Piuttosto - ha sottolineato il Segretario generale aggiunto della Uil  -  maggiore attenzione bisognava riservare ai pensionati per i quali è stata prevista solo una mini rivalutazione del tutto insignificante e risibile. Così come sarebbe stato molto utile l’introduzione di un norma per la detassazione degli incrementi contrattuali. Va bene, inoltre, la sterilizzazione dell’aumento dell’IVA, ma sarebbe stato opportuno fare alcune distinzioni, così da recuperare risorse da destinare ad altri capitoli. Insufficienti, ad esempio, sono quelle riservate al rinnovo dei contratti del Pubblico impiego. Peraltro, per molti servizi essenziali c’è anche una carenza di organici che sta già creando problemi per un servizio efficace alla cittadinanza. Sul fronte dell’evasione fiscale, poi - ha proseguito Bombardieri - siamo d’accordo con l’inasprimento delle pene, perché chi evade ruba a coloro che pagano le tasse. Non solo, bisognerebbe anche rafforzare il coordinamento tra le banche dati e fare nuove assunzioni all’Agenzia delle entrate. Siamo d’accordo, poi, con il mantenimento di “quota 100”, ma non basta, perché serve sia una riforma previdenziale fondata sulla flessibilità sia l’attivazione delle due Commissioni per la separazione della previdenza dall’assistenza e per l’individuazione dei lavori gravosi e usuranti. Infine - ha concluso il numero due della Uil - mancano chiari interventi di politica industriale, mentre per le politiche energetiche bisogna fare scelte che consentano di gestire la transizione verso politiche di economia circolare, evitando di far emergere nuove problematiche occupazionali, così come potrebbero scaturire, ad esempio, a seguito dell’applicazione della plastic tax”

 

 

Roma, 11 novembre 2019