ECONOMIA  - Carmelo Barbagallo
Primo giudizio della Uil sulla manovra economica varata dal Governo
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16/10/2019  Sindacato.  

 

 

Nonostante l´apprezzabile ripresa del dialogo e pur in presenza di alcuni aspetti positivi, proprio per la disponibilità dimostrata dall´Esecutivo, la Uil si aspettava decisamente di più da questa manovra. Potremmo dire che nel cambio di passo, il Governo è inciampato nella carenza di risorse.

 

Come sempre, ci affideremo a un´attenta lettura dei testi, per esprimere un giudizio compiuto. Intanto, però, sono opportune alcune prime riflessioni. 

 

Bene il taglio del cuneo fiscale, per la prima volta riservato, sin da subito, ai lavoratori, ma ancora troppo limitato nella sua quantità. Peraltro, non c´è stata la determinazione ad affrontare, già ora, il capitolo della detassazione degli aumenti contrattuali che avrebbe certamente aiutato, dando un segnale di inversione strutturale di tendenza. Rispetto alle nostre richieste, poi, è insufficiente quanto postato per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. È giusta, inoltre, la conferma di quota 100, ma inesistenti, di fatto, sono le risorse riservate ai pensionati: quelle destinate alla rivalutazione appaiono risibili. Interessanti, infine, i provvedimenti per la lotta all’evasione fiscale e per il piano casa, ma anche su questi fronti sarebbero stati utili ulteriori passaggi, mentre verificheremo nelle prossime settimane i provvedimenti per il Mezzogiorno. Complessivamente, considerando anche tutti gli altri capitoli, alcune nostre rivendicazioni sono state accolte; altre, poco considerate; altre ancora, ignorate.

 

La verità è che questa manovra ha scontato un´attenzione totalizzante rispetto alla necessità di sterilizzare l’aumento dell´Iva: sarebbe stato preferibile un intervento più mirato e non generalizzato, per consentire lo spostamento di risorse verso altri capitoli.

 

A questo punto, oltre alla mobilitazione già definita dai pensionati e che avrà l’appoggio delle Confederazioni, bisognerà mettere in campo una serie di iniziative a sostegno della richiesta di un miglioramento della manovra in sede parlamentare, ma anche in vista dei prossimi appuntamenti. Incalzeremo, infatti, il Governo affinché vengano insediati i tavoli per approntare sia una vera riforma fiscale, incentrata sull’equità e sull´efficienza economica, a vantaggio di lavoratori, pensionati e giovani, sia una vera riforma previdenziale, fondata sulla flessibilità. Questi confronti dovranno tenere conto delle nostre considerazioni e produrre risultati concreti e visibili entro pochi mesi, così che il prossimo Def possa davvero essere considerato quello della svolta. La Uil chiederà a Cgil e Cisl di definire insieme questo percorso, avendo a riferimento le immutate rivendicazioni della nostra piattaforma unitaria.

 

 

 

Roma, 16 ottobre 2019