Dalla lettura dei dati Inps “Osservatorio sul precariato” emerge un positivo aumento dei rapporti attivati nel corso del 2018, rispetto al 2017.
Le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel I semestre 2018 sono pari a 665.759, mentre nel II semestre scendono a 564.191, con un differenziale negativo di 101.568.
Dall’analisi delle attivazioni a termine, vi è un analogo calo nel secondo semestre 2018, pari a meno 174.313 rapporti di lavoro.
La flessione delle due tipologie contrattuali registrata nel II semestre è in parte compensata da un incremento di 64.703 tempi determinati trasformati in tempi indeterminati, con un grande balzo delle trasformazioni dei rapporti in somministrazione che passano dai 1.578 del I semestre ai 7.713 del II semestre.
L’andamento dei due semestri va letto con attenzione, come si può vedere non è tutto oro ciò che luccica.
È chiaro che la tendenza alla ripresa produttiva delle aziende ha trascinato le assunzioni nel 2018. Tutto incerto il 2019: purtroppo, si leggono segnali preoccupanti con l’aumento della cassa integrazione.
Si deve fare di più, servono investimenti e azioni concrete per il rilancio del Paese. Solo così ci sarà un incremento di occupazione strutturale.
Roma, 21 febbraio 2019