PUBBLICO IMPIEGO  - Antonio FOCCILLO
Foccillo: «Le nostre preoccupazioni rimaste inascoltate»
Rilancio della P.A. richiede investimenti propositivi
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14/02/2019  Pubblico_Impiego.  

 

 

Ieri pomeriggio siamo stati auditi alla Camera nell´analisi del disegno di legge c.d. concretezza, già approvato al Senato. Le nostre preoccupazioni e segnalazioni, già presentate nell´audizione di fine novembre, sono rimaste inascoltate. Purtroppo ai buoni propositi di sburocratizzazione, ammodernamento e ricambio generazionale non corrispondono né mezzi utili per farlo né, soprattutto, la corretta individuazione dei problemi storici da risolvere per rimettere sui binari giusti la nostra P.A.

 

Come UIL non possiamo che recriminare, di fronte a un’impostazione per l´ennesima volta negativa, repressiva e che getta discredito sui lavoratori pubblici, additati quali unico problema dell´efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa. Pur non volendo in alcun modo giustificare chi sbaglia, segnaliamo, infatti, che, stando ai dati degli stessi tecnici dei servizi studi del Parlamento, le contestazioni di falsa attestazione della presenza in servizio sono state circoscritte a 89 su tre milioni di lavoratori. Non comprendiamo, quindi, come si possano rilanciare performance e produttività esclusivamente attraverso l’inasprimento di forme di prevenzione e norme già esistenti.

 

Inoltre, sul passo in avanti, seppur non sufficiente, che l´atto prevede in merito alla precisazione della piena copertura dei posti resi vacanti dalle cessazioni nell’anno precedente, allo scorrimento delle graduatorie e all’indizione di nuovi concorsi da svolgersi con procedure semplificate e più celeri, incide e non poco la norma con cui il Legislatore di fine anno ha stabilito il vincolo temporale fino al prossimo 15 novembre alle ordinarie facoltà assunzionali. Tra l´altro in questo contesto, che riguarda essenzialmente il pubblico impiego, precisiamo che non è coinvolto il settore scolastico per il quale è prevista una particolare e distinta procedura di reclutamento speciale che è opportuno e urgente adeguare anche in vista delle adesioni a quota 100, a tutela della specificità della Scuola, in grado di procedere alle assunzioni già dal 1° settembre 2019.

 

In conclusione, ribadiamo con forza che il rilancio della nostra P.A. richiede investimenti propositivi che alimentino un´ampia azione volta a migliorare la qualità del lavoro, introdurre il meglio della tecnologia utile all’erogazione dei servizi, valorizzare le professionalità esistenti e premiare il merito.

 

 

 

Roma, 14.02.2019