Sono trascorsi 18 anni da quel tragico mattino del 20 maggio quando un commando delle nuove Brigate Rosse assassinò il grande giuslavorista Massimo D'Antona. Anche quest'anno erano in tanti in Via Salaria a stringersi al fianco della moglie Olga e della figlia Valentina per onorarne la memoria e per ricordare la sua opera a favore del mondo del lavoro.
Tra gli interventi commemorativi anche quello della ministra Madia. Inevitabile il riferimento alle vicende dell'attualità e, in particolare, alla riforma della pubblica amministrazione e alla contrattazione nel settore. "Commemorare la memoria di D'Antona - ha dichiarato Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil - significa anche avere la capacità di vivere oggi i suoi insegnamenti volti alla valorizzazione del lavoro. Nel pubblico impiego, ad esempio, se si vuole dare attuazione alla riforma appena varata, bisogna procedere rapidamente ai rinnovi contrattuali.
E in tutti i comparti - ha sottolineato Barbagallo - i contratti si possono chiudere entro la fine del mese di giugno: non occorre molto tempo, la strada è già tracciata dall'accordo dello scorso 30 novembre. Anche nel Pubblico impiego - ha concluso il leader della Uil - bisogna ripartire, restituendo dignità alla contrattazione e superando il precariato".
Roma, 20 maggio 2017
