CONSIGLIO CONFEDERALE UIL EMILIA-ROMAGNA  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo: Dobbiamo riprendere stagione contrattuale, a partire da Pubblico Impiego e banche
Se l'ABI non vuole fare contratti, gli promettiamo lotte crescenti
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30/01/2015  Sindacato.  

 

 

Questo sarà l'anno della contrattazione, anche perché i dati che sta diffondendo il Presidente del Consiglio fanno intravedere una crescita. Se così è, vuol dire che, proprio a partire dal pubblico impiego, dobbiamo riprendere la stagione contrattuale. Oggi c'è lo sciopero generale dei bancari: anche l'Abi deve sapere che i contratti si devono fare. E se non vorranno farli, gli promettiamo lotte crescenti.

 

Nonostante siano stati persi 400mila posti di lavoro nel P.I. per effetto del mancato turn over, nonostante si siano abbassati i livelli contributivi e il potere di acquisto delle paghe dei dipendenti pubblici, la spesa pubblica è aumentata. Qualcuno ci faccia capire dove sta il trucco.

 

Quando parlo di stagione contrattuale dico anche che faremo le azioni di lotta in tutti i settori interessati alla contrattazione, dal pubblico impiego ai settori del privato, come quello dei bancari, oggi in piazza per uno sciopero generale. E non sarà l'ultimo se la controparte non vorrà discutere di contratto.

 

Noi siamo perché si possa cambiare la riforma del mercato del lavoro, peraltro non completa. Non sappiamo, ad esempio, che fine faranno i contratti precari e quelli più pericolosi come le false partite IVA e i voucher che creeranno ulteriore precarietà. Quando avremo il quadro completo, stabiliremo quale azione sindacale e politica possiamo mettere in campo per modificare quello che impropriamente è stato fatto. Per il Jobs Act si usa l'inglese perché in Inghilterra c'è la circolazione a sinistra e la guida a destra.


Mattarella Presidente? Una persona che stimo, che conosco perché provengo dalla Sicilia. È una candidatura che potrebbe essere facilmente accettata da tutti.

 

I dati positivi sull'occupazione? Spero che non sia campagna elettorale, lo spero per il Paese. Ho l'impressione che mentre si sta eleggendo il Presidente della Repubblica, mentre si sta pensando già a come sciogliere le camere, la campagna elettorale sia partita dalla diffusione dei dati. Io spero che in questo Paese ci sia la ripresa, però non credo ai miracoli: senza investimenti pubblici e privati, occupazione non se ne fa.   

 

La riforma delle banche popolari? Quella è stata un'azione che può permettere agli amici internazionali di Renzi di acquistare le banche con il 5%. Questo governo è famoso per fare riforme sbagliate; anzi, prima deve completarle.

 

 

Bologna, 30 gennaio 2015